Gli insulti a Liliana Segre hanno posto l'attenzione dei media e dei dibattiti politici sul presunto clima d'odio ed intolleranza che sarebbe in vigore in Italia. Roberto Saviano, ad esempio, ha puntato il dito contro il modo di operare di Giorgia Meloni e Matteo Salvini, addebitando alla loro propaganda e alle loro politiche il ritorno in auge di problemi atavici come l'antisemitismo. Per qualcuno il problema è marginale, per altri invece sarebbe reale e sottolineato dai dati. È il caso di Repubblica che, in un suo articolo, ha raccontato come la senatrice a vita, donna di ottantanove anni, sia stata negli ultimi tempi oggetto di ben duecento attacchi di matrice antisemita al giorno.

A contestare l'autenticità dei dati ci hanno pensato, su Twitter, il leghista Claudio Borghi e la giornalista Mariagiovanna Maglie, Soprattutto quest'ultima, nel suo post, è andata giù particolarmente dura nei confronti del quotidiano e del suo modus operandi giornalistico.

Borghi della Lega fa emergere i numeri di Voxdiritti

Claudio Borghi ha posto l'accento sul fatto che Repubblica avrebbe pubblicato notizie infondate su quelli che sarebbero i dati pubblicati dall'Osservatorio sull'Antisemitismo. Il deputato leghista, rivolgendosi al quotidiano, ha risposto pubblicando i dati dell'osservatorio Voxdiritti e sottolineando che non esiste alcun tipo di rilevazione che si preoccuperebbe di quantificare eventuali pensieri insultanti verso la sola senatrice Segre.

"Posto - sottolinea Borghi, rivolgendosi a Repubblica - che anche solo uno sarebbe di troppo, ammettere di aver sbagliato ogni tanto fa bene". I dati pubblicati da Borghi parlano di quindicimila tweet genericamente contro gli ebrei all'anno. Numeri che smentirebbero quelli relativi alla senatrice Segre rivelati da Repubblica.

"Duecento al giorno - sottolinea Borghi - per trecentosessantacinque farebbe 73.000 solo per la senatrice Segre. Ritentate".

Maglie parla di bufale

Maria Giovanna Maglie, invece, più che replicare a Repubblica, sottolinea come il quotidiano dispensi notizie non veritiere.

Un pensiero che nasce sulla base del fatto che i dati anticipati sarebbero stati sconfessati da altri numeri rivelati dall'Osservatore Romano. "I consiglieri di Bergoglio - evidenzia su Twitter - sempre sul pezzo. Si scopre che i dati sull'antisemitismo di Repubblica erano una bufala, 200 l'anno non 200 al giorno, ma loro fanno finta di niente" . E non manca una stoccata relativa ad un altro problema che riguarda da vicino la questione ebrei: "Due parole sui Israele sotto attacco? Quelli che ci vivono sono ebrei". Il dibattito è destinato a proseguire.