Nessun rischio di modifica alle Pensioni anticipate con Quota 100 che troveranno conferma nella legge di Bilancio 2020. La sperimentazione triennale della misura che consente l’accesso al trattamento previdenziale a partire da 62 anni con 38 anni di contributi proseguirà così come previsto dalla legge varata l’anno scorso dal precedente governo gialloverde. Ad assicurarlo, ancora una volta, è il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo, intervenuta ieri Napoli al Forum Pa Sud.

Quota 100, il ministro Catalfo assicura che non ci saranno modifiche

Quota 100 – ha detto ieri l’esponente del governo - rimane cosi come è”. Subito dopo l’insediamento del governo "giallorosso" era stata proprio il ministro Catalfo a parlare di possibili modifiche migliorative, adesso invece il percorso che si fa strada è quello che vedrà confermare la sperimentazione della misura previdenziale per il triennio fino ad esaurimento, come hanno spiegato più volte sia il premier Giuseppe Conte sia il ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri. “E’ una misura sperimentale che è stata inserita – ha detto ieri il ministro del Lavoro a Napoli a margine del Forum Pa Sud - ed è giusto che il cittadino che ha fatto un progetto di vita continui a poterlo portare avanti”.

Dunque dovrebbe poter stare tranquillo chi ha maturato i requisiti per uscire dal lavoro anticipatamente con questa nuova soluzione.

Governo alla ricerca di un’intesa per evitare sgambetti in aula

Ma continuerà il percorso della riforma delle pensioni più in generale verso nuove forme di flessibilità in uscita per l’accesso alla pensione anticipata.

“Ho preso l’impegno con i sindacati e le parti sociali – ha ricordato ieri il ministro Catalfo - di iniziare a fare incontri, e ne abbiamo già avuto uno, per rivedere le forme di flessibilità in uscita, quindi la legge Fornero” che attualmente prevede l’accesso al trattamento previdenziale a 67 anni con 20 anni di contributi.

Queste le ultime dichiarazioni rassicuranti del ministro del Lavoro su uno dei temi caldi della manovra per cui proseguono le trattative nella maggioranza divisa su più punti. Ed è anche su Quota 100 che in queste ore si cerca un’intesa per evitare possibili sgambetti in aula, visto che i renziani di Italia Viva, che comunque non hanno i numeri necessari, non intendono fare passi indietro sull’emendamento per abolire la misura fortemente difesa dal Movimento 5 Stelle di Luigi Di Maio e dalla Lega di Matteo Salvini. A sostenere una futura conclusione della sperimentazione di Quota 100 anche il Partito Democratico guidato da Nicola Zingaretti, che però a differenza del Movimento 5 stelle e della Lega, sostiene che la misura debba concludersi una volta passati i tre anni previsti dalla norma che l’ha istituita.