Vittorio Brumotti, l'invitato di Striscia la Notizia, è stato aggredito da alcune persone armate di coltello, mentre lavorava ad un servizio sullo spaccio di droga. Fortunatamente il giornalista indossava un giubbotto antiproiettile che ha evitato la tragedia, mentre il cameraman è stato colpito riportando una ferita non grave.

Aggredito l'inviato di Striscia la Notizia: illeso grazie al giubbotto, ferito il cameraman

Brumotti stava effettuando un servizio per Striscia la Notizia, a Monza. L'inviato ed il suo cameraman raccoglievano le documentazioni necessarie per raccontare la situazione legata allo spaccio in alcune zone di Monza, quando sono stati aggrediti.

Mentre gli inviati giravano il filmato, in via Azzone Visconti, intorno alle 14 del pomeriggio del 12 gennaio, sono stati avvicinati da alcuni individui armati di coltello. In un primo momento, gli aggressori si sono limitati ad insulti e minacce, per poi passare ai fatti: uno di loro ha impugnato un coltello per colpirli.

Fortunatamente, conoscendo la pericolosità del lavoro che stavano svolgendo, gli inviati indossavano un giubbotto antiproiettile che ha salvato la vita a Brumotti. L'aggressione, infatti, avrebbe potuto portare ben più gravi conseguenze, perché le coltellate inflitte sono state violente. Per fortuna la lama ha lacerato solamente la stoffa del giubbotto, non riuscendo a perforare il petto dell'inviato che si è preso un grosso spavento.

Matteo Salvini esprime la sua solidarietà a Striscia la Notizia con un tweet

Il cameraman, invece, è stato colpito alla gamba, in una zona non protetta ed ha riportato una piccola ferita. Subito dopo lo spiacevole avvenimento, gli aggressori sono fuggiti e al momento dell'arrivo della Polizia di Stato e dei soccorsi del 118, non è stato possibile individuarne l'identità.

Brumotti e il cameraman sono stati medicati sul posto e non hanno ritenuto necessario recarsi al Pronto Soccorso, perché si sentivano in buone condizioni di salute.

Matteo Salvini ha twittato la sua opinione in merito all'aggressione, esprimendo la sua solidarietà nei confronti degli inviati e di Striscia la Notizia. Il campione di Bike Trial si occupa spesso di servizi nelle zone del grande spaccio e, purtroppo, non è la prima volta che viene aggredito.

Era già successo a Pescara, nel 2015, mentre lavorava su un pezzo riguardante la famigerata zona del "Ferro di Cavallo", e un mese dopo a Vicenza, mentre era in bicicletta in compagnia di suo padre.

Gli agenti della Questura di Monza stanno lavorando affinché si riescano ad individuare gli aggressori dei due inviati e stanno raccogliendo le testimonianze necessarie a risolvere il caso e fermare i colpevoli.