Anche il critico d'arte Vittorio Sgarbi ha commentato l'episodio di due giorni fa che ha visto Matteo Salvini protagonista nell'atto di citofonare ad un presunto spacciatore. Il gesto del leader della Lega, documentato con tanto di video e giornalisti al seguito, è ancora al centro del dibattito politico. Tra le molte reazioni, c'è stata quella dello scrittore Fabio Volo, a cui ha risposto Sgarbi con il solito stile che lo contraddistingue da anni.

Le parole di Fabio Volo

Dopo l'episodio di ieri sera avvenuto al Pilastro, nella periferia di Bologna, è stata molto dura la reazione del giornalista e scrittore Fabio Volo.

Durante la puntata de Le Iene, programma in onda su Italia 1, Volo ha risposto in modo piccato a Matteo Salvini e si domanda se non fosse piuttosto il caso di citofonare a qualche camorrista. E poi ha aggiunto che non è il caso di andare "da un povero tunisino" per metterlo in difficoltà. "Fallo con i forti lo splendido, non con i deboli".

Nella serata di martedì Salvini, accompagnato da alcuni cronisti, si era recato al Pilastro, dopo la segnalazione di una signora che sosteneva che in un quel palazzo abitasse un presunto spacciatore di nazionalità tunisina. Nel video Salvini chiede alla persona che risponde al citofono: "Buona sera, suo figlio è uno spacciatore?".

La replica di Vittorio Sgarbi

Puntuale è arrivata la risposta di Vittorio Sgarbi. Il critico d'arte giudica "incomprensibile" l'irritazione di Volo e sostiene che lo scrittore avrebbe fatto lo stesso se fosse stato nei panni della signora. Con coraggio Salvini ha voluto seguire questa pista.

E il deputato di Forza Italia è dell'idea che senza dubbio Salvini risponderà alla sfida lanciata da Volo, e 'andrà a suonare il campanello di un pusher della camorra o della 'ndrangheta".

E conclude il suo messaggio con una provocazione molto forte, chiedendosi se andrà a suonare il campanello a casa di Beppe Grillo, visto che il figlio del comico e fondatore del Movimento Cinque Stelle è stato accusato di aver stuprato una ragazza.

E poi non esclude che lo stesso leader della Lega un giorno potrebbe suonare anche il campanello di Fabio Volo.

La controreplica di Salvini

Lo stesso leader del Carroccio non arretra di un millimetro e, dopo le moltissime critiche, ha detto che ha intenzione di tornare nuovamente al Pilastro. Ha aggiunto poi che è stata danneggiata l'auto del marito della donna autrice della segnalazione, che avrebbe perso il figlio per colpa della droga. "Tornerò a difenderla", tuona l'ex Ministro dell'Interno.

E poi rispondendo a Volo: "Io i camorristi li ho messi in galera". E aggiunge che mentre lui era preso dalla scrittura "io confiscavo i beni ai mafiosi".